Da giovedì 16 Ottobre al 13 novembre 2025
ITALO BOLANO Folders. Cartelle d’archivio
all’Open Studo Italo Bolano
Prato
Giovedì 16 ottobre, dalle 18.30 alle 20.30, la Fondazione Italo Bolano inaugura la stagione invernale pressol’Open Studio Italo Bolano di Prato con la mostra Folders. Cartelle d’archivio, a cura di Erica Romano, che presenta alcune opere del fondatore Italo Bolano (Portoferraio, 1936 – Prato, 2020) accompagnate da carte, bozzetti e appunti provenienti dalle numerose cartelle conservate dall’artista nel suo archivio personale.
In particolare, la mostra si propone di rileggere la prolifica produzione dell’artista attraverso la lente della sua ricerca più intima, quella che permette di vedere l’operato di Bolano entrando nel vivo del suo processo creativo. I materiali provenienti da cartelle selezionate in anni diversi, mostrano spesso una mano più libera da condizionamenti, tra segni più autentici e meno ragionati, ma anche fogli gravidi di correzioni e ripensamenti, dove il tratto si fa pesante, dove la materia, insieme alla vita, incombe con tutte le sue vicissitudini. Inoltre, l’allestimento è pensato per permettere un’immediata comparazione tra ricerca e opera finita, al fine di comprendere le fasi di studio che precedono la nascita di un lavoro considerato finito e la maturazione di un’idea portata al suo massimo sviluppo.
La mostra sarà aperta fino al 13 novembre su appuntamento
info: 347 0393170 – 338 6996406 – arte@italobolano.com
Italo Bolano
Portoferraio, 1936 – Prato, 2020
Italo Bolano nasce a Portoferraio per poi trasferirsi a Firenze giovanissimo per frequentare il Liceo Artistico, dopo il quale si abilita all’insegnamento di Disegno e Storia dell’Arte. Successivamente si specializza a Padova con il prof. Travaglia in composizione architettonica e costruisce la sua prima casa in località Magazzini all’Elba ispirandosi all’architetto Le Corbusier. Inizia ben presto anche a viaggiare, visitando monumenti e musei per studiarne le collezioni e le sezioni didattiche, cosa che gli permette di realizzare nel 1964, su un terreno abbandonato nella campagna di Portoferraio, quello che oggi si chiama Open Air Museum Italo Bolano, dal 2021 parte di S.M.Ar.T. – Sistema Museale dell’Arcipelago Toscano. Negli ultimi 20 anni vivrà tra l’Elba e la città di Prato, dove ha sede l’attuale Open Studio.
Dal punto di vista della produzione pittorica, Bolano passa dall’espressionismo figurativo all’espressionismo astratto ispirandosi all’arte gestuale americana e tedesca, e affrontando temi sempre nuovi ed originali con una particolare predilezione per i colori, le forme e i materiali della sua amata Isola d’Elba. Nella sua prolifica e poliedrica produzione possiamo tuttavia individuare quattro cicli pittorici che lo hanno accompagnato in modo costante nel corso della sua lunga parabola creativa dedicati a: Napoleone, personaggio emblematico che ha lasciato tracce significative nella storia elbana; alla figura alta e drammatica di Cristo; alla poesia di Mario Luzi, del quale è stato grande amico; infine alla Donna Isola, immagine quasi mitologica dell’Elba stessa che dell’isola incarna sia l’idea di madre cosmica datrice di vita sia di donna dal fascino profondo e magnetico amata con intensa passione.
Le opere di Italo Bolano si trovano in musei, gallerie pubbliche e private, la sua carriera artistica è stata ed è ricca di premi e di mostre allestite in Italia e all’estero.
Link: https://italobolano.com/italo-bolano/la-vita/

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