La vita

Il Maestro Italo Bolano nasce a Portoferraio, Isola d’Elba, nel 1936. Ha dipinto sin dall’età di quattordici anni quando il prof. Alfonso Preziosi, letterato elbano, gli organizzò la sua prima mostra.

Contemporaneamente alla pittura, Bolano insegna Storia dell’Arte nelle scuole statali, si dedica allo studio della composizione architettonica con il prof. Travaglia a Padova e studia l’arredo urbano nelle città di Gerusalemme, Parigi e Barcellona. Si dedica inoltre alla costruzione di vari monumenti in Italia e all’estero.

Nel 1965, in un vigneto abbandonato per la crisi dell’agricoltura nel dopoguerra, dà vita ad un Centro d’Arte, crocevia di artisti internazionali e pubblico. In questo luogo creerà un suo Open Air Museum.

Quindi si dedica alla realizzazione di opere monumentali con l’uso dell’acciaio inox, della ceramica e del vetro dallas che daranno luogo a una cinquantina di interventi che decorano l’isola nei suoi sette comuni. Le opere costituiscono oggi il “Museo Diffuso all’aria aperta” Isola d’Elba, unico esempio di decorazione di un’Isola dopo quella di Lanzarote decorata dall’artista César Manrique.

Nel frattempo gli vengono organizzate esposizioni di pittura in Italia, in Europa e in Giappone. La sua pittura passa dall’espressionismo figurativo a quello astratto. 

Per il suo gesto e l’immediatezza dell’immagine, Bolano si avvicina infatti a una pittura esistenziale che talvolta si avvicina alla pittura americana dell’Action Painting. Molti sono i suoi viaggi e rimane colpito soprattutto dall’India.
Il Comune di Portoferraio dedica al suo nome un Museo d’Arte Moderna nelle fortezze medicee di Portoferraio con le opere da lui donate tra il 2017 e il 2019, ultimo atto d’amore per la sua città.

Una parentesi a parte meritano i suoi cicli pittorici della vita di Cristo, di Napoleone, di Mario Luzi e delle donne isola.
Nel suo primo ciclo sulla “Vita di Cristo” rivela tutto il suo massimo espressionismo del dolore e del dramma che lo seguono fin dalla nascita. Sedici tele di grandi dimensioni oggi costituiscono il Museo di Arte Sacra nella Chiesa di San Gaetano, diocesi di Massa Marittima-Piombino. Bolano evidenzia la stessa forza espressiva nell’altro drammatico soggetto di Napoleone e soprattutto nelle sue battaglie.
Dal 2002 quando la Regione Toscana gli organizzò la mostra di “Napoleone a Waterloo”, diventata poi itinerante in Italia e all’estero, l’artista ha prodotto circa 160 opere su Napoleone tra olii su tela, acrilici e acquerelli che sono andati a integrare di volta in volta la mostra.
Nel 1995 incontra il poeta Mario Luzi. La sua poesia ermetica lo affascina e diventa suo amico. Molte delle sue opere vengono titolate e firmate dallo stesso poeta. Esiste una mostra itinerante con opere dedicate a Mario Luzi.
Nella donna isola, oltre che rappresentare per l’artista due amori insieme, per la donna e per la sua isola, Bolano rappresenta la bellezza universale della vita, la sua “madre cosmica”.

Italo Bolano, con la sua attività, si è dimostrato un artista a 360 gradi. Da profondo studioso del Rinascimento, Bolano ritiene che l’artista debba esprimersi con qualsiasi tecnica e materiale. Così esce dal cavalletto per soddisfare il suo pensiero creativo nella scultura e nell’architettura. Molti sono i monumenti e le ceramiche realizzati in Italia e all’estero, con le diverse tecniche dell’acciaio, del vetro dallas a grosso spessore e della ceramica.

Ricordiamo tra gli altri:

  • Il grande bassorilievo nella fabbrica Wietke a Berlino;
  • La composizione della Barca del Sole e del Sestante in acciaio e vetro dallas a Portoferraio;
  • Il Monumento alla Via Francigena nel Museo Open Air a Étroubles, ai piedi del Gran San Bernardo, realizzato in pietra e terracotta;
  • Le fontane di Montemurlo (Prato);
  • Il Monumento a Federico II sulla tangenziale di Prato;
  • L’opera Ad Astra nella nuova zona Expo di Milano;
  • Blu e Rosso grande totem in acciaio e vetro dallas nella sede dell’Assessorato alla cultura, Comune di Prato ed altri.

Innumerevoli sono le decorazioni pubbliche e private in ceramica e gli arredamenti di interni ed esterni.

Alla via Francigena, Museo all’aperto “Avant toi sont passés”, Étroubles, Val d’Aosta
Pietra, terra cotta, m 1.2 x 8, 2006

La sua vita artistica è ricca di premi e di mostre allestite sia in gallerie private, in Italia e all’estero, sia in prestigiosi luoghi storici come Santa Croce a Firenze, il Palazzo dei Consoli a Gubbio, l’Abbazia di Chiaravalle, il palazzo Salmatoris, sede dell’armistizio di Cherasco e residenze e musei napoleonici per le mostre riguardanti il grande generale francese.
Sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private ad Amsterdam, Basilea, Dallas, Londra, New York, Bruxelles, Amburgo, Losanna, Bologna, Carlsruhe, Ancona, Monaco di Baviera, Zurigo, Roma, Sion, Prato, Milano, Varese, Firenze, Mallorca ecc.

Italo Bolano, dopo una lunga malattia, si è spento a Prato il 17 settembre 2020.
Le sue ceneri riposano al Cimitero Monumentale di Portoferraio.